Il quartiere a luci rosse di Amsterdam

Dopo diversi giorni di inattività sul blog, eccomi tornata, piena di articoli da proporvi!
Come avrete magari visto sulla mia pagina Facebook, alcuni giorni fa sono stata ad Amsterdam, dove ho fatto molte foto e mi sono documentata su molteplici aspetti e curiosità di questa stupenda città olandese.
Non sapendo bene da dove partire per raccontarvi la mia esperienza ad Amsterdam, ho deciso di non scrivere semplicemente cosa ho fatto e quando, ma di trattare alcuni temi. Ed è proprio da qui che voglio partire, parlandovi del famoso “Red light district”, il quartiere a luci rosse.

Il quartiere a luci rosse di Amsterdam (chiamato “De Wallen” o “De Walletjes”) è uno dei quartieri a luci rosse più famosi del mondo e una delle maggiori attrazioni della capitale olandese. Si trova proprio nel cuore della città e comprende diversi isolati e numerosi canali.

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C’è da dire intanto che non sono riuscita a fare delle foto poiché è vietato: sebbene ci siano diverse immagini su internet, non si possono fotografare le donne in vetrina e la zona è sorvegliata 24 ore su 24. Ciò che vi racconto è dunque quello che io ho visto, ma non posso purtroppo mostrarvelo.

Possiamo dire che quasi tutto quello che si sente su questo quartiere sia vero: vicoli stretti con prostitute (tra cui anche trans), night club, sexy shop, spettacoli erotici e particolari musei, come quello del profilattico e quello del sesso.
Le ragazze, circa 300, offrono i loro servizi dietro alla propria porta di vetro o parete e sono illuminate dalle tipiche luci rosse; le luci possono essere anche blu o verdi, generalmente attribuite ai transgender.
Il quartiere non è in alcun modo delimitato, né sono presenti cartelli o altro, solamente un’insegna in cui si invitano a tenere i bambini per mano. Vi è quindi un’assoluta naturalezza e libertà, e ciò lo si può percepire facendo una passeggiata per questi vicoli. Le ragazze sono infatti sì quasi nude, ma generalmente ferme, sedute o in piedi, sorridenti e – molte di loro – poco maliziose, sebbene magari i loro abiti suggeriscano il contrario. Sono lì, in attesa di svolgere il loro lavoro, ma senza tabù o pregiudizi, dato che ad Amsterdam la prostituzione è ritenuta normalissima, anche se solo nei luoghi chiusi e controllati.
La sicurezza è infatti un concetto fondamentale, che previene la prostituzione forzata e tiene controllate le donne, le quali pagano le tasse, possono avere approcci onesti ed aperti e sono tenute a rispettare le norme professionali ed igieniche.

Curiosità: solo ai cittadini della Comunità Europea è permesso di lavorare in questo ambito e i prezzi sono generalmente uguali: 50 euro per 20 minuti di sesso, in cui è solitamente obbligatorio il profilattico.

Questo quartiere è stato davvero strano per me da visitare, perché mi sembrava di passare per negozi, non per un posto del genere. Ovviamente era pieno di donne seminude in vetrina e l’atmosfera era molto suggestiva, essendoci andata di sera, quando si notano benissimo le classiche luci rosse. Vi consiglio di passarci se decidete di andare ad Amsterdam, anche solo per fare un giro veloce o per visitarne una parte (io ho camminato circa 20 minuti e non l’ho visto tutto), poiché è davvero un qualcosa di particolare. Di certo me lo immaginavo diverso, invece sembra una città nella città, strana e normale allo stesso tempo.

Qualcuno di voi ci è stato? Potete lasciare un commento qui sotto o nella mia pagina, sono curiosa di sapere cosa ne pensate!

Ci sentiamo presto, con i prossimi articoli sulla bellissima Amsterdam. Buon viaggio a tutti!

 

Isabel Vacilotto – Travelling is good for you

3 pensieri su “Il quartiere a luci rosse di Amsterdam

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